
Avvisiamo in merito ad un nuovo tentativo di truffa che ci ha segnalato in questi giorni un nostro cliente.
E’ possibile consultare la comunicazione ingannevole contenente il tentativo di truffa CLICCANDO QUI.
A differenza delle precedenti comunicazioni ingannevoli, in questo caso la lettera, pervenuta al nostro cliente a mezzo PEC, è redatta sulla carta intestata del Ministero dello Sviluppo Economico – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM), e non soltanto riporta i timbri ed i loghi ufficiali del Ministero, ma contiene anche le firma falsificata di un dirigente dell’UIBM.
Vi ricordiamo, in proposito, che l’UIBM non invia MAI richieste di pagamento.
Tra l’altro, il pagamento delle tasse all’UIBM si effettua soltanto tramite F24 al momento del deposito della domanda di registraizone e copre i 10 anni di durata della medesima registraizone.
E’ possibile capire che si tratta di un tentativo di truffa dai seguenti riferimenti della lettera:
1. Il numero della domanda di marchio non contiene le prime due cifre (30) ma inizia con l’anno di deposito (2019).
2. Viene indicato un numero di IBAN Polacco (iniza per PL).
L’UIBM ha sporto denuncia alle Autorità Giudiziare e pubblicato un annuncio sul proprio sito web istituzionale per avvisare gli utenti in merito a questo nuovo tentativo di truffa.
Se hai ricevuto una richiesta di pagamento per la registrazione del tuo marchio,
non pagare e contattaci subito per chiarimenti al numero 06.97602592.
Se vuoi, puoi inoltre compilare il form o scriverci per chiarimenti a consulenza@marchiodimpresa.it
Sarà nostra cura valutare gratuitamente la richiesta che hai ricevuto nell’ambito della consulenza pro-bono offerta dal nostro studio legale di riferimento.