INFORMATI SU COME TUTELARE AL MEGLIO IL TUO MARCHIO.
La denominazione “Marchio” trova la sua origine etimologica nella dicitura verbale del francese antico marchier (1190) , letteralmente, “contrassegnare”. Tuttavia, già nell’antichità simboli, segni, figure geometriche, venivano utilizzate svolgendo una funzione di “riconoscimento” e di indicazione, talora convenzionale, di alcune caratteristiche peculiari di persone e cose.
E così i segni venivano utilizzati per rappresentare gli appartenenti a determinate categorie di persone, si pensi alle mutilazioni o deformazioni praticate nelle tribù sul viso o sul corpo, oppure ai simboli apposti sugli indumenti, come nel famoso film “la lettera scarlatta” tratto dal romanzo del 1850 di Nathaniel Hawthorne, in cui la protagonista veniva costretta a cucire sui propri indumenti una lettera “A”, con il significato di “Adultera”. Ed ancora, la funzione tipica del marchio si rintraccia anche nell’antica Roma con i vasi “firmati” da Popilius o le circa duecento diverse marche di vino.
L’attuale codice di proprietà industriale stabilisce che possono essere registrati come marchi di impresa “tutti i segni suscettibili di essere rappresentati graficamente, in particolare le parole, compresi i nomi di persone, i disegni, le lettere, le cifre, i suoni, la forma del prodotto o della confezione di esso, le combinazioni o le tonalita’ cromatiche, purche’ siano atti a distinguere i prodotti o i servizi di un’impresa da quelli di altre imprese.”
Ecco quindi che viene a riproporsi il legame fondamentale tra il segno (o marchio) e la fonte imprenditoriale dal quale proviene, quale garanzia di qualità del prodotto/servizio e di differenziazione dagli altri prodotti e servizi presenti sul mercato. La registrazione del marchio presso i competenti uffici marchi non è obbligatoria, sebbene rappresenti l’unica vera garanzia per difendere l’impresa dalla contraffazione.
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