DAI UN VALORE ECONOMICO AL MARCHIO E SFRUTTANE LE POTENZIALITA’ FINANZIARIE E DI MERCATO.
In un mercato globale e competitivo, la chiave del successo consiste sempre più nella capacità di differenziare prodotti e servizi, avvalendosi di brand forti, accattivanti e originali. Il marchio è la sintesi del patrimonio che un’impresa ha saputo costruirsi in termini di reputazione, valori, qualità, emozioni suscitate nel consumatore. Tutto ciò si traduce in valore per l’impresa: è stato stimati che in alcuni casi il contributo che un marchio apporta al valore totale dell’impresa può ammontare addirittura all’80%.
Secondo la classifica mondiale Interbrand del 2012 i marchi che possiedono maggior valore a livello mondiale sono Coca Cola (1° posto, 77,839 miliardi di dollari), Apple (2° posto, 76,568 miliardi di dollari) e IBM (3° posto, 75,532 miliardi di dollari); tra gli italiani primeggia Gucci (48° posto della classifica mondiale, 9,446 miliardi di dollari), Prada (84° posto, 4,271 miliardi di dollari) e Ferrari (99° posto, 3,770 milioni di dollari).
È evidente che un qualsiasi prodotto su cui venga apposto un marchio “di valore” suscita per ciò stesso nel consumatore un’impressione positiva (affidabilità, solidità, eleganza, qualità, solidarietà, ecc) che può indurlo più facilmente all’acquisto. Che sia di proprietà di una multinazionale o di un piccolo esercizio commerciale, il marchio è un insostituibile mezzo di comunicazione e veicolo di valore per l’impresa, pertanto, la sua valorizzazione riveste straordinaria importanza per chiunque voglia migliorare il proprio posizionamento sul mercato e/o conquistare nuovi mercati.
Le modalità attraverso le quali un marchio può essere valorizzato sono molteplici e possono essere individuate e combinate secondo la propria realtà aziendale e i propri obiettivi. La consulenza di un professionista esperto in marchi può rivelarsi preziosa per un’analisi del contesto di partenza e la definizione di strategie mirate.
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